Andrea Benedetti per EUTK recensisce Materioteca 08
Si presentano in maniera ottimale questi Wood Of Light, grazie ad un package realmente professionale/nista, e quando parte la musica oltre al supporto grafico/estetico riescono ad agganciare una solida e concreta capacità musicale e artistica.
Il loro è un genere che per sua stessa natura non è facilmente etichettabile se non nel settore Progressive Rock/Metal, stile da cui in tre canzoni si allontanano per poi riavvicinarsi senza badarci molto.
In tre pezzi riescono a dire tutto quello che molti altri gruppi non farebbero con cento brani a disposizione, mettendo in mostra una vena creativa molto eterogenea e al tempo stesso ben collegata da un filo conduttore che cristallizza il loro stile personale per renderli facilmente riconoscibili.
La base di partenza è quella di un comune Progressive Metal che in alcuni momenti rimanda alle cose migliori dei Dream Theater, per poi lasciarsi andare in disparati generi come il Rock, l’Hard Rock e anche qualche accenno di un elegante Pop che impreziosisce di melodie vellutate questo Materioteca 08. I ragazzi in questione non sono degli sprovveduti, basta ascoltare Dyingasping For Breath per rendersene conto, la preparazione tecnica di tutti è di alto livello senza che venga mai abusata per dare uno sfoggio di se fine a se stesso.
Difficile catalogarli, in venti minuti toccano e si dilatano nella musica con facilità e scorrevolezza, con evidenti margini di evoluzione e miglioramento.
A cura di Andrea Benedetti.
Il loro è un genere che per sua stessa natura non è facilmente etichettabile se non nel settore Progressive Rock/Metal, stile da cui in tre canzoni si allontanano per poi riavvicinarsi senza badarci molto.
In tre pezzi riescono a dire tutto quello che molti altri gruppi non farebbero con cento brani a disposizione, mettendo in mostra una vena creativa molto eterogenea e al tempo stesso ben collegata da un filo conduttore che cristallizza il loro stile personale per renderli facilmente riconoscibili.
La base di partenza è quella di un comune Progressive Metal che in alcuni momenti rimanda alle cose migliori dei Dream Theater, per poi lasciarsi andare in disparati generi come il Rock, l’Hard Rock e anche qualche accenno di un elegante Pop che impreziosisce di melodie vellutate questo Materioteca 08. I ragazzi in questione non sono degli sprovveduti, basta ascoltare Dyingasping For Breath per rendersene conto, la preparazione tecnica di tutti è di alto livello senza che venga mai abusata per dare uno sfoggio di se fine a se stesso.
Difficile catalogarli, in venti minuti toccano e si dilatano nella musica con facilità e scorrevolezza, con evidenti margini di evoluzione e miglioramento.
A cura di Andrea Benedetti.
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